A Photo Essay
In Italia la morte non è relegata ai cimiteri e ai servizi funerali, invece Lei è parte della vita quotidiana e degli spazi pubblici.
I necrologi sono attaccati attraverso le città comunicando i dettagli dei funerali e ringraziamenti della famiglia del deceduto.
Loro offrono una anteprima della vita dei defunti, e come risultato della pandemia, i necrologi inoltre hanno documentato se il Covid determinò il loro capitolo finale.
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[EN] Walking through the streets of many cities in Italy we can see how, in many ways, death is not relegated to cemeteries and funeral services but instead it is part of everyday life and public spaces.
Large format obituaries are posted in designated spots to inform the community about someone’s passing, their funeral details and the family’s acknowledgements.
A small window into who the deceased’s life, as a result of the pandemic, obituaries also documented if Covid dictated their final chapter.





Sono rimasto colpito dopo aver letto gli elogi. Loro hanno fatto diventare reale le statistiche, che normalmente sembrano distante e astratte.
Questa settimana Italia è arrivata alla centomila morte per COVID-19 e i necrologi riflettono di meno gli effetti della pandemia nonostante il recente incremento dei deceduti.
I cimiteri sono aperti e non sono evidenziati più di restrizioni per i funerali nei necrologi. Comunque, in alcune strade elogi di un anno fa rimangano danneggiati e scoloriti. Una accusa alla indifferenza di tanti.
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These obituaries have left an indelible impression on me materializing the often distant death statistics to which, unfortunately, many of us have become desensitized.
As Italy reaches the 100,000 death mark this week obituaries reflect less and less the effects of the pandemic even though the majority of these deaths have occurred in recent months.
Cemeteries are opened and obituaries no longer reflect Covid restrictions. But still, on some streets year-old announcements remain tattered and faded. An indictment to many’s indifference.